PEDAGOGIA - "Sentimento dell'infanzia e disciplinamento sociale" - appunti pagine del libro

La nascita del "sentimento dell'infanzia" 

Concetti principali:

1. Cultura umanistica liberale e aperta alla discussione; scuola postridentina recupera i contenuti classici;

 

2. Prevale una concezione dell’infanzia alquanto negativa; i bambini vanno sottoposti al severo e attento controllo dei genitori;

 

3. L’educazione del popolo si rende necessaria per assicurare maggiore moralità e sottrarre alla selvatichezza i figli dei poveri;

 

4. La realtà femminile resta subalterna a quella maschile;

 

Philippe Ariès ha definito il moderno sentimento dell’infanzia → considerazione del bambino come oggetto dotato di significato proprio (figura non soltanto biologica ma rilevanti sul piano della vita comunitaria).

 

Sentimento dell’infanziaè qualcosa di più profondo rispetto alla semplice constatazione della diversità tra infanzia ed età adulta ed è il segno di una attenzione e sollecitudine verso l’infanzia che dà vita a una sensibilità inedita.

 

Sentimento dell’infanziaespressione di un cambiamento delle radici profonde

 

Famigliariconosciuta come un valore non solo economico. 


Regole precise istituzioni appropriate 

 

Sentimento dell’infanzia non agisce solo all’interno delle famiglie riverbero anche all’efficacia dell’educazione. 

 

Sollecitudine verso l’infanzia si fece più puntuale crebbe l’interesse per i primi anni di vita umana vissuti in modo più privatizzato.

 

Educazione dell’infanzia moderna si strutturò entro regole precise e istituzioni create ad hoc


Il disciplinamento dell’infanzia 

 

Disciplinamento socialeprogetto post riformistico di stabilire un più capillare controllo su tutti gli aspetti della vita delle popolazioni scopo: ottenere una società più compatta

 

Bambinooggetto di un’azione mirata che punta definirne ha le caratteristiche.

 

Introduzione sul piano pedagogico di una duplice conseguenza: 

1. Approccio alla crescita infantile caratterizzato da regole ben precise e collaudatelasciavano all’iniziativa del bambino o del fanciullo;

 

2. L’avvio di iniziative concrete che cominciarono a concepire l’infanzia come unità da curare e valorizzare, non solo da reprimere;


Educazione tra famiglia e scuola 

 

Famiglia diviene soggetto educativo per eccellenza.

 

I genitori hanno meriti e colpe sono portati ad esempio o disprezzati quando mancano i loro doveri. 

 

Manuale di vita spiritualeindica ai genitori di prevenire il male ed essere sollecitati nel curare l’educazione dei figli. 

 

Destino di un bambino che nasce in una famiglia urbana e quello che nasceva in un villaggio sperdutomolto diversi e con una distanza incolmabile.

 

L’ignoranza e analfabetismonon erano visti come limitazioni alla vita sociale

 

Valore di una personaassegnato in base alla sua laboriosità e alla sua capacità di mantenere la famiglia. 

 

Ostacoli non facile da superaredipendenza delle figlie rispetto i fratelli maschi, nascite non volute, ecc. 

 

La nascita delle “piccole scuole” 

 

Per ciascuna tipologia di famiglia era previsto un diverso itinerario educativo e scolastico

 

Principale novità che si affermò tra il XVII e il XVIII secoloemergere di scuola elementare destinate a coloro che non potevano conseguire un titolo di studio

 

In Italia queste scuole vennero chiamate scuole di carità per distinguerle dalle scuole inferiori finalizzate allo studio del latino.


Maestri e scolari

 

Origine delle piccole scuoleintrecciò con il bisogno degli adulti analfabeti di imparare almeno a leggere.

 

La frequenza flessibile e connessa in genere al calendario agricolo.

 

L’apprendimento era scandito in fasi prefissate rigidamente.

 


 

Prima si imparava a leggere poi a scrivere e a conteggiare.

 

La maggior parte degli allievi si fermava il primo stadio.

 

Capacità di calcolo e conoscenza della scrittura furono considerate abilità professionali.

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