PSICOLOGIA - "I diversi sé nella teoria di Neisser" - appunti pagine del libro
I DIVERSI SÉ NELLA TEORIA DI NEISSER
Il sé e le influenze che lo determinano
Ulric Neisser:
*1928 - 2012
Psicologo
Tedesco
Esistono diversi sé, perché diverse sono le influenze
Fondamentale l’interazione dell’individuo con l’ambiente per la costruzione del sé.
Diversi sé:
Sé ecologico → interazioni con l’ambiente fisico; ha origini precoci.
Sé interpersonale → risultato delle interazioni con le altre persone; bambino impara che gli altri hanno credenze intenzioni, sentimenti propri; teoria della mente.
Sé esteso → basata su quanto l’uomo ricorda la propria storia personale; amnesia la patologia per eccellenza.
Sé è privato → bambino si rende conto di essere l’unico a provare certe emozioni in determinate situazioni.
Sé concettuale → contenitore degli altri quattro sé; contribuisce formando un’immagine di se stessi omogenee coerente; è l’idea che abbiamo di noi stessi.
L’INTERAZIONE FRA INDIVIDUO E AMBIENTE NELLA TEORIA DEL CAMPO DI LEWIN
il ruolo chiave della rappresentazione del mondo
Kurt Lewin → studi sul rapporto tra individuo e contesto sociale.
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Primo sviluppare una teoria generale del comportamento sociale umano
Fulcro della sua teoria del campo → idea che la rappresentazione del mondo giochi un ruolo fondamentale nelle azioni degli esseri umani.
Modo in cui un individuo costruisce il mondo attorno a sé può variare in funzione dei suoi bisogni e scopi interni.
La realtà psichica come sistema dinamico
Lewin le teorie della scuola della Gestalt sulla percezione → elaborò la teoria del campo.
Teoria del campo: descrive la realtà psichica nei termini di un sistema dinamico comprensivo di persona e ambiente.
Concetto di campo → sistema globale di forze in movimento.
Mondo psicologico → come un campo costituito da una totalità di fatti: la persona e l’ambiente.
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L’individuo è modificato dall’ambiente e viceversa
Il comportamento è la funzione della persona e dell’ambiente.
Ambiente psicologico → insieme di oggetti, persone, attività con cui l’individuo è in rapporto in forma più o meno consapevole in un momento dato.
Considerare solo le forme motivazionale dell’individuo non permette di capire il perché del suo comportamento → importante capire la rappresentazione mentale.
I TRATTI E L’AUTONOMIA FUNZIONALE DEI MOVIMENTI NELLA TEORIA DI ALLORT
I tratti i comportamenti
Gordon W. Allport:
*1897 - 1967
Psicologo
Statunitense
Hai elaborato una teoria della personalità
Tratti: tendenze determinanti, modi coerenti e stabili dell’adattamento di un individuo al proprio ambiente.
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Caratteristiche della personalità che rimangono stabili nel tempo e determinano i comportamenti individuali
Tratti cardinali: influenzano ogni azione individuale; disposizioni molto pervasiva e della personalità.
Tratti centrali: emergono in una serie di situazioni.
Disposizioni secondarie: emergono in diverse situazioni.
Riconosce l’importanza della situazione.
Le intenzioni e il “proprio”
Personalità → struttura dinamica, si costruisce grazie all’interazione con l’ambiente.
Intenzioni svolgono un ruolo fondamentale.
Allport analizza l’atteggiamento verso il futuro.
Unicità di ogni individuo.
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Non parla di “se”, ma di “proprio”
“Proprio” → non è innato, ma è un elemento intrinseco.
L’adattabilità dei comportamenti all’ambiente
Autonomia funzionale dei motivi: teoria secondo la quale certi comportamenti si consolidano nel tempo per ragioni diverse da quelle che li hanno originati.
Comportamento → diventato stile di vita, perché ripetuto più volte.
Bambino è espressione di fattori ereditari ed è guidato dalle pulsioni.
Adulto è ciò che fa e desidera.
Teorie di Allport → molte critiche a causa dello scarso numero di ricerche e dati.
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